Samuele. Nulla poteva essere più irrispettoso per lui, né più ingrato verso Dio, che li aveva distinti da tutte le altre nazioni, e aveva preso su di sé il governo, e aveva nominato i giudici suoi luogotenenti. Gli israeliti stolti volevano liberarsi da questo dolce giogo ed essere governati in modo arbitrario, come gli infedeli, come se Dio non potesse proteggerli altrimenti dai loro nemici.

--- Signore. Giuseppe Flavio dice che trascorse la notte senza mangiare né dormire, e il Signore gli apparve. La volontà o petizione "del popolo, riempiva Samuele di grande disagio, che a causa della sua innata giustizia, non amava il potere regale, in quanto esorbitante. Piuttosto approvava un'aristocrazia, come più favorevole al benessere del le persone." (Antichità vi. 4.) Intende una tale aristocrazia a cui erano abituati gli israeliti, sotto la guida di uomini divinamente incaricati, per cui altrove la definisce molto propriamente una teocrazia, o "il governo di Dio". (Bacino di fieno)

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