E così ho visto i cavalli nella visione. I cavalieri apparvero a San Giovanni con corazze di fuoco, di giacinto e di zolfo. Con questa espressione si indica lo sparo di carabine, o armi da fuoco di uso cavalleresco, che vengono applicate al petto quando vengono sparate. San Giovanni prese il fuoco che usciva dai moschetti per provenire dal petto dei cavalieri, su cui poggiavano i moschetti, e così pensò che i cavalieri avessero corazze di fuoco.

Il profeta qui ci descrive anche la composizione della polvere da sparo, con i suoi tre ingredienti, vale a dire. zolfo o zolfo, fuoco o carbone e giacinto o salnitro; perché il salnitro, quando viene dato alle fiamme, emette una fiamma di un bel colore porpora, simile al colore della pietra del giacinto. Ecco allora che vediamo rivelati a San Giovanni sia la composizione che l'uso della polvere da sparo, alla quale lui e tutta l'umanità in quel momento erano estranei.

Poi si dice: E le teste dei cavalli, ecc. Qui è indicata l'artiglieria dell'esercito, o cannone. Vide in questa visione tutto l'esercito schierato a distanza, e l'artiglieria posta in linea con la cavalleria. Sembrava confondere il cannone con i cavalli e le bocche dei cannoni con le bocche dei cavalli, poiché l'altezza di entrambi da terra è quasi la stessa. Descrive le apparenze come ha visto nella visione, non la realtà.

Quando dunque dice che le teste dei cavalli erano come teste di leoni, è come se le bocche dei cannoni fossero come per il rumore che facevano, come bocche di leoni ruggenti. Quindi sembra che San Giovanni, in questa visione, vide entrambi il fuoco del cannone e udì l'esplosione.

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