Morto. Ebraico, "i covoni", essendo abbastanza maturo per il raccolto, e anche nella tomba, il tiranno conserva qualche piaga di preminenza, poiché è sepolto con onore, un insieme come un covone più elevato, per ispezionare il resto. (Calmet) --- Godiss, è reso dai protestanti "tomba", (margine) "mucchio". Ma (cap. v. 26.) dove ricorre di nuovo solo la parola, troviamo "un colpo di grano", e questo paragone sembra qui molto adatto.

I dannati veglieranno, ahimè, quando sarà inutile, tra il mucchio di compagni di sventura, che non penserebbero mentre hanno tempo di pentirsi. Dopo milioni di notti trascorse così senza sonno né agio, possiamo immaginare di sentire i loro luttuosi lamenti dalle profondità dell'abisso. sempre miseria! e mai alcuna speranza di agio! (Haydock) --- "L'eternità", dice Bridayne, (ser. in Maury's Eloq.) "è un pendolo, la cui vibrazione suona continuamente, Sempre! Mai! Nel frattempo, un reprobo grida: Che diamine è l'orologio? E la stessa voce risponde, Eternità!" Così finalmente gli empi si sveglieranno dal sonno in cui hanno trascorso i loro giorni; (Haydock) e le loro anime vigili, irrequiete e immortali (St.

Tommaso d'Aquino) si lamenteranno amaramente della loro follia passata. Quale profitto trarranno dagli onori pagati al loro cadavere dagli amici sopravvissuti, (Haydock) anche se sono imbalsamati e sembrano vivere in statue di marmo? (Pineda)

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