Che potrebbero mangiare la Pasqua. Quelli, che per Pasqua intenderanno sempre l'agnello pasquale, lo vedono certi da queste parole, che almeno gli scribi e i farisei avevano differito di mangiare l'agnello pasquale, fino a venerdì 15° giorno, alla sera: ma là sono brani della Scrittura, i quali mostrano che la parola Pasqua, o Fase, comprendeva non solo il sacrificio pasquale dell'agnello, ma anche i sacrifici, che dovevano essere consumati con gli azzimi, durante i sette giorni della solennità pasquale, come Deuteronomio xvi.

2. Offrirai al Signore la Fase, o Pasqua, delle pecore e dei buoi. E 1 Paralipomeno xxxv. 8. Diedero ai sacerdoti di fare la Fase, o Pasqua, in tutto duemilaseicento bovini e trecento buoi. I buoi, quindi, furono dati anche, per formare la Pasqua, e furono compresi dalla parola Pasqua, o Fase. Potrebbero quindi essere questi sacrifici pasquali, e non l'agnello pasquale, di cui i sacerdoti avevano progettato di partecipare, e quindi non sarebbero entrati nel palazzo di Pilato. Vedi Tillemont contro Lamy, nel 2° passaggio da St. John, tom. ii. P. 696. Vedi anche il Lessico del Sig. Heure sulla parola Paque. (Conam)

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