tetrarca. Questa parola, derivata dal greco, significa quella che governa la quarta parte di un regno: come Erode allora governava sulla Galilea, che era solo la quarta parte del regno di suo padre. (Challoner) --- San Giovanni era stato imprigionato nel castello di Machærus da circa un anno, su istigazione di Erodiade. È molto probabile che prima di questo sarebbe caduto in sacrificio al suo temperamento vendicativo, se non fosse stato per il grande rispetto personale in cui (a causa della singolare santità della sua vita) era tenuto, non solo dal popolo, ma dallo stesso Erode.

--- Giuseppe Flavio, nelle sue Antichità dei Giudei, dà il seguente resoconto: Questo Erode, che era anche chiamato Antipa, era figlio di Erode il grande, dalla sua sesta moglie, Cleopatra, di Gerusalemme. Un'opinione generale ottenuta tra i Giudei, che la disfatta di Erode da parte dei Parti, fosse l'effetto della vendetta divina su lui e sul suo esercito, per il sangue di Giovanni, soprannominato il Battista. Era un uomo di carattere immacolato, il cui scopo era quello di esortare i Giudei alla pratica della virtù e della pietà, indicare la necessità del pentimento e sostenere mediante il battesimo l'importanza della rigenerazione a una nuova vita, che fece consistere, non nell'astenersi da un peccato particolare, ma in una purezza abituale sia della mente che del corpo.

Tale fu l'influenza di quest'uomo grande e buono, come apparve dalla moltitudine de' suoi discepoli, e la venerazione della sua vita e delle sue dottrine, che Erode temeva una rivolta. Lo mandò dunque legato in prigione, dove per la malizia di Erodiade, moglie di suo fratello, fu poi messo a morte, al cui atto disumano seguì poco dopo la marcata vendetta del cielo sul suo esecrabile autore, come i Giudei erano fermamente convinti.

(Libro xviii, cap. vii.) --- Poiché Erode, recatosi a Roma, su istigazione di Erodiade, aspettandosi di essere fatto re, fu severamente rimproverato dall'imperatore Caio, (Caligola) che trasferì la sua tetrarchia ad Agrippa, di conseguenza di cui Erode si ritirò con la moglie in Spagna e morì in esilio. ( Guerre degli ebrei. Libro ii, cap. viii.) Nel 18° libro e nel 9° capitolo, dice Giuseppe Flavio, il luogo del suo esilio era Lione, in Gallia; che anche i suoi beni furono confiscati e che sia lui che Erodiade morirono in grande miseria.

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