Parla ai figli d'Israele e di' loro: se qualcuno di voi porta un'offerta al Signore, porterete la vostra offerta del bestiame, del gregge e del gregge. Si descrivono dapprima i sacrifici portati dai singoli, offerte volontarie, attraverso le quali il fedele intendeva avvicinarsi al Signore. La parola ebraica indica il fatto che l'uomo peccatore, in quanto tale, non osa avvicinarsi a Geova.

Il sacrificio, quindi, è un simbolo del suo desiderio di entrare in comunione con Geova, e il suo valore consisteva nel prefigurare il Sacrificio più grande, attraverso il quale abbiamo pace e accesso al Padre. L'offerta volontaria era considerata un dono del fedele, indipendentemente dal fatto che si trattasse di un vero sacrificio o di un'offerta dedicatoria. Quando il singolo israelita aveva deciso di portare un tale dono, le istruzioni del Signore sulla scelta dell'animale e sul modo di offrire erano comprensive ed esatte.

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