Parlando in lingue strane

Atti 2:1-13

I sacerdoti nel Tempio offrivano i primi pani della nuova raccolta, in occasione della festa di Pentecoste, quando lo Spirito Santo venne come primizia della nostra eredità. Improvvisamente si udì un suono che si udì in tutta la città. Non c'era vento, ma il suono di un vento impetuoso e impetuoso. Improvvisamente, mentre ciascuno guardava gli altri, vide le loro teste coronate di lingue di fuoco. Anch'essi divennero improvvisamente consapevoli di un'attrazione verso il Signore, di un desiderio di vederlo glorificato e di un vasto ampliamento e accrescimento della gioia e del potere spirituale.

Quando in quel momento la grande folla si radunò per conoscere il significato del suono, ogni anima ispirata radunò un gruppetto di uditori, ai quali parlò di Gesù e della Risurrezione; e gli uditori udirono nella loro propria lingua le opere meravigliose di Dio. Lo Spirito Santo usò la telepatia della mente e del cuore, così che involontariamente l'oratore rivestì i suoi pensieri con un linguaggio preso in prestito dal vocabolario del suo ascoltatore. Questo era il segno della rovina di Babele.

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