Gesù davanti ai suoi persecutori

Giovanni 18:19-24

Anna era il suocero del sommo sacerdote. Per molti anni aveva indossato le vesti del sommo sacerdote e, sebbene ora si fosse ritirato nominalmente dal suo ufficio, teneva ancora le mani sulle redini. Era il fattore più potente nei circoli dei sommi sacerdoti. Stava aspettando il ritorno della spedizione nella sala del suo palazzo, e subito iniziò un'indagine preliminare, nella speranza di estrarre qualcosa su cui basare la sua causa contro nostro Signore.

Gesù penetrò nel suo astuto proposito e indirizzò Anna all'esercito di spie che era sempre stato sulle sue tracce. Non c'era rabbia nel cuore di Gesù. Desiderava semplicemente mostrare quanto fossero state assolutamente pure e vere le Sue parole; che sebbene fosse esposto a un esame approfondito, tuttavia Anna doveva ricorrere a questa misura segreta per incriminarlo. Gesù non resistette al male, ma si sforzò di portare con calma i suoi accusatori e giudici ad affrontare le proprie coscienze.

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