L'apostolo ha poi mostrato quale dovrebbe essere il comportamento degli uomini anziani, delle donne anziane e dei giovani nella Chiesa. In relazione al comportamento dei servitori, Paolo utilizzò quella che è forse la descrizione più bella del comportamento divino quando disse che "possono adornare la dottrina di Dio nostro Salvatore in ogni cosa". Mentre è ancora solo una teoria, alla dottrina manca la manifestazione della bellezza. Quando però si realizza e si manifesta nella vita umana, subito appare la sua bellezza. Il valore di una teoria è sempre estremamente evidente nei risultati che produce.

Se questi erano i doveri della Chiesa, l'apostolo procedeva ora a mostrare quali fossero le risorse a disposizione di ogni cristiano. In un passaggio di singolare bellezza e potenza dichiarò il quadruplice valore della grazia di Dio. Quella grazia apparve nel primo Avvento e portò la salvezza a tutti gli uomini. La salvezza, quindi, è il fatto fondamentale. Porta la purificazione dal peccato e l'illuminazione. La grazia procede quindi all'insegnamento.

Questo insegnamento condiziona la vita dell'uomo in relazione a tutte le forze con cui viene a contatto. La parola "sobriamente" si riferisce al mondo interiore; "giustamente", al mondo intorno; e "divino", al mondo di sopra. La vita del cristiano è ambientata alla luce del Secondo Avvento, quando ci sarà un'epifania di gloria. Tutto questo è poi posto alla luce dell'opera di Cristo. La salvezza che porta la grazia è sperimentalmente la redenzione dall'iniquità che Cristo compie.

L'istruzione che la grazia impartisce è la perfezione che scaturisce dall'identificazione con Cristo. La negazione dell'empietà deriva dal possesso di Dio che Cristo assicura. La speranza che presenta la grazia è l'impulso al servizio che Cristo crea.

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