«Dopo queste cose partì da Atene e venne a Corinto».

Fu, quindi, dalla piccola città di Atene a questa grande capitale dell'Acaia che Paolo venne ora. Non vi è alcun indizio che questa mossa fosse altro che tattica e volontaria secondo quella che credeva fosse la volontà di Dio. Ma non era nelle migliori condizioni. Potrebbe benissimo aver sofferto un nuovo attacco di malaria e non si sentiva davvero all'altezza del ministero. Come ricorda loro nella sua lettera: «Io ero con voi nella debolezza, nel timore e nel tremito molto» ( 1 Corinzi 2:3 ).

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