«E di là i confratelli, sentendoci parlare, ci vennero incontro fino al mercato di Appio e alle tre taverne, il quale, vedendo Paolo, ringraziò Dio e si fece coraggio».

Ancora più gioiosa fu trovarsi nell'ultima parte del viaggio, mentre percorrevano la via Appia, altri confratelli che vennero ad incontrarli al Mercato di Appio, città mercantile a quarantatre miglia da Roma, e al Tre Taverne, a trentatré miglia da Roma. Avevano ricevuto la sua preziosa lettera ai Romani tre anni prima e ora potevano incontrare personalmente il famoso apostolo, che era l'autore.

Paolo deve essersi sentito come un imperatore conquistatore accolto a Roma. Era come se fosse il suo 'Trionfo'. (Una differenza è che non l'aveva messo in scena lui stesso, o addirittura se lo aspettava). Era un ulteriore ricordo che Dio era lì, ed era con lui (anche Paolo doveva aver sofferto una certa apprensione mentre si avvicinava il momento dell'incontro con Cesare). Quindi 'ha ringraziato Dio e ha preso coraggio'.

Paolo inizia il suo ministero a Roma dove, vivendo in pace e sicurezza, ha chiaro corso per proclamare la regola regale di Dio ( Atti degli Apostoli 28:16 ).

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