“Ma quando il suo cuore si innalzò e il suo spirito si indurì al punto che si comportava con orgoglio, fu deposto dal suo trono regale, ed essi gli tolsero la sua gloria, ed egli fu scacciato dai figli degli uomini, e il suo cuore fu fatto come le bestie, e la sua dimora era presso gli asini selvatici. Fu nutrito d'erba come buoi, e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché seppe che l'Altissimo regna nel regno degli uomini e che vi pone chi vuole».

In contrasto con la gloria di Nabucodonosor era la sua umiliazione. Poiché aveva un'opinione troppo grande di se stesso e della propria importanza, perse sia il suo trono che la sua gloria. Invece del suo coccolato splendore aveva i capelli arruffati e gli artigli, invece di essere circondato da amici e ammiratori era cacciato dalla compagnia degli uomini, invece di genialità perse ogni razionalità, invece del suo palazzo la sua dimora era con gli asini selvaggi, quelle indomabili creature selvagge che vagano per i luoghi aperti e deserti.

Invece di cibo sontuoso, mangiava l'erba. Invece di un alloggio riscaldato e splendido era coperto di rugiada. Solo allora apprese che l'Altissimo regna nel regno degli uomini e lo consegna dove gli piace.

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