“E tu, sua discendenza, o Baldassarre, non hai umiliato il tuo cuore; sebbene tu sapessi tutto questo. Ma tu ti sei innalzato contro il Signore del cielo, ed essi hanno portato davanti a te gli arredi della sua casa, e tu, i tuoi signori, le tue mogli e le tue concubine vi avete bevuto del vino. E hai lodato gli dèi dell'argento e dell'oro, del bronzo, del ferro, del legno e della pietra, che non vedono, né odono, né conoscono. E il Dio nella cui mano è il tuo respiro e di chi sono tutte le tue vie, non l'hai glorificato».

Con parole coraggiose e potenti Daniele si presentò al monarca angosciato con parole che in qualsiasi altro momento avrebbero assicurato la sua stessa morte e fece notare che aveva fatto cose anche peggio di quelle fatte da Nabucodonosor.

Era senza scuse. Sapeva cosa era successo a suo nonno. Eppure non aveva imparato la lezione. Invece di essere umile davanti al Dio del cielo, aveva deliberatamente bestemmiato il suo nome, si era appropriato con arroganza e deliberazione di ciò che era suo per insultarlo, e non solo aveva permesso ai suoi cortigiani, mogli e concubine ubriachi di bere vino da loro, ma li aveva usati per il culto di immagini sconsiderate, cieche e sorde fatte di metalli terreni dall'uomo.

L'implicazione è che questi dèi erano così in contrasto con il Signore del cielo, Colui Che era il Dio vivente, Che era la fonte del respiro degli uomini, Colui che udiva e vedeva ogni cosa. Ed Egli con il suo occhio onniveggente e orecchio onniscente aveva visto e udito ciò che Baldassarre aveva fatto. Il suo delitto fu di gran lunga maggiore di quello di Nabucodonosor. Eppure che follia. Era stato tutto contro Colui che teneva la sua vita nelle sue mani, Colui che gli aveva dato il respiro e poteva altrettanto facilmente portarlo via, e lo aveva fatto per adorare coloro che non potevano né fare né l'uno né l'altro. Cosa poteva aspettarsi che significasse questo messaggio?

Dobbiamo vedere queste parole come destinate a farlo pentire, anche in questo momento tardivo, altrimenti perché tormentarlo con esse? Forse provava un sentimento speciale per questo figlio ribelle del suo grande amico. Ed erano destinati anche ai suoi signori, alle mogli e alle concubine. Tutti presto avrebbero fissato la morte negli occhi e tutti avrebbero dovuto cercare la misericordia del Dio del cielo. Sebbene non lo sapessero, per molti di loro questa sarebbe stata la loro ultima possibilità.

E questo vale anche per noi che leggiamo queste parole, che dimentichiamo costantemente che ci troviamo di fronte al Dio vivente, e che le cose di questo mondo e le cose che spesso adoriamo non sono niente. Anche per noi un giorno ci sarà la scritta sul muro, e per alcuni, prima di quanto si possa pensare.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità