'Per tutto questo ho posto nel mio cuore, anche per esplorare tutto questo, che i giusti, i saggi e le loro opere sono nelle mani di Dio. Che sia amore o odio, l'uomo non lo sa. Tutto è davanti a loro. Tutte le cose vengono uguali per tutti. C'è un evento per il giusto e per l'empio, per il buono, per il puro e per l'impuro, per colui che sacrifica e per colui che non sacrifica. Come è il buono, così è il peccatore. E chi giura come chi teme i giuramenti».

Come uomo saggio, ha 'riposto al suo cuore' (ha deciso fermamente nel suo cuore), allo scopo di esplorarlo ulteriormente, che il giusto e il saggio, insieme alle loro azioni, sono nelle mani di Dio. Ma cosa li trattiene lì, se sia amore o odio, l'uomo non può dirlo, perché non può essere scoperto esaminando il comportamento di Dio nei loro confronti. Tratta tutti allo stesso modo. Perché, sebbene tutto sia davanti agli uomini, vedono che tutte le cose vengono a tutti allo stesso modo.

Questo non vuol dire negare che i giusti sappiano che Dio li ama, solo che non può essere detto dal Suo comportamento verso di loro sulla terra. Apparentemente li tratterebbe allo stesso modo se li odiasse, poiché si comporta allo stesso modo nei confronti dei malvagi. Questa conclusione deriva dall'osservazione delle loro esperienze generali di vita. Ciò che accade ai malvagi accade ai buoni e viceversa.

Ciò è confermato dal fatto che cose identiche accadono al giusto e all'empio, al buono, al puro e all'impuro, a colui che sacrifica ea colui che non sacrifica. Tutti sono apparentemente trattati allo stesso modo da Dio. Quindi né la moralità né l'osservanza religiosa fanno alcuna differenza nel loro trattamento.

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