«Così entrai e vidi, ed ecco ogni forma di rettili e bestie abominevoli, e tutti gli idoli della casa d'Israele, scolpiti sul muro tutt'intorno. E stavano davanti a loro settanta uomini degli anziani della casa d'Israele, e in mezzo a loro stava Jaazania, figlio di Safan, con ognuno il suo incensiere in mano. E si alzò l'odore della nuvola d'incenso».

Le raffigurazioni non erano specificamente di animali e creature impure di per sé. Le "cose ​​striscianti" (cose che strisciano o sgattaiolano per terra) erano semplicemente in contrasto con animali domestici, bestie feroci, uccelli e pesci (confronta Romani 1:23 ). Comprenderebbe serpenti, scorpioni, scarabei stercorari (scarabei) e parassiti.

Forse per lo più in mente qui c'erano le divinità del serpente, i sacri scarabei stercorari e altre orribili creature di religioni ben note in Egitto, nei culti di Canaan e della Mesopotamia. L'abominio consisteva principalmente nel fatto che erano raffigurati e adorati, paragonando il celeste al terreno, degradando l'idea di Dio. Erano immagini scolpite, apparentemente scolpite sulle pareti a scopo di culto.

I "settanta anziani" dovevano probabilmente indicare il governo di Israele. Ciò non vuol dire che essi comprendessero necessariamente di persona tutti i settanta anziani di spicco che ricoprono quella posizione in quel momento - confronta Numeri 11:16 - solo che li rappresentavano in visione).

In effetti Jaazania, figlio di Safan, potrebbe essere stato il figlio di Safan che aiutò Giosia nelle sue riforme ed era il suo 'scriba' ( 2 Re 22:3 ), e il cui fratello sostenne Geremia ( Geremia 26:24 ). Questi uomini erano quindi persone importanti che erano 'andate storte', poiché venivano a offrire incenso alle loro immagini scolpite nell'oscurità e simboleggiavano il totale deterioramento della leadership di Israele. Sette indica la perfezione nella sfera divina e quindi "settanta" (sette intensificati) anziani adoratori possono essere intesi a rappresentare l'intera leadership impegnata nell'idolatria.

«E si alzò l'odore della nuvola d'incenso». Forse nel menzionare questo c'è il pensiero che non solo è salito, ma che è 'salito' ed è stato notato in cielo e che Yahweh ne era consapevole, ed era adirato.

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