Perché colui che ha detto: “Non commettere adulterio”, ha detto anche: “Non uccidere”. Ora, se non commetti adulterio, ma uccidi, sei diventato un trasgressore della legge».

Lo illustra poi a partire da due leggi fondamentali, la legge contro l'adulterio (la rottura di un rapporto matrimoniale e il furto della moglie di un uomo), e la legge contro l'omicidio (il sottrarsi a un uomo della sua vita con la morte, e di la relazione amata di qualcuno entro la fine della vita di quella relazione. Ognuno ucciso è figlio o figlia di qualcuno). Le leggi sono state selezionate con cura. Nessuno avrebbe negato che in questi casi qualsiasi colpevole, almeno in teoria, meritasse la morte.

Nell'antica legge questi due reati prevedevano la pena di morte. Erano visti come i crimini più gravi di tutti. Ma il punto di Giacomo è che è altrettanto atroce agli occhi di Dio agire in un modo che rivela che non amiamo il nostro prossimo come noi stessi in cose minori, quanto rivelare quella mancanza di amore uccidendo o commettendo adulterio. E dobbiamo notare a questo proposito che Gesù aveva chiarito nella parabola del buon Samaritano che i nostri vicini erano uomini di tutte le razze. Quindi il nostro amore deve essere mostrato verso tutti, e specialmente verso quelli di buona volontà come il buon samaritano, e non soddisfare questa esigenza significa essere cattivi come un adultero o un assassino.

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