'Ma Pietro lo seguì da lontano, alla corte del sommo sacerdote, ed entrò, e si sedette con gli ufficiali, per vedere la fine.'

Intanto Pietro e un altro discepolo ( Giovanni 18:15 ) seguivano a distanza gli arrestati, ed entrati nel cortile del palazzo del Sommo Sacerdote, (l'altro discepolo era noto ai presenti e poté effettivamente entrare nel palazzo), Pietro si sedette tra i funzionari di grado inferiore che erano lì radunati, per scoprire cosa sarebbe successo a Gesù. Peter non era chiaramente un codardo e aveva agito con la tipica impulsività.

Nota l'interessante parallelo. Da un lato Gesù viene sfidato davanti ai capi ebrei, dall'altro uno dei Suoi seguaci viene sfidato davanti ai seguaci dei capi ebrei, Colui che compie il suo scopo di dare il suo ultimo avvertimento ai capi ebrei e rimane impassibile, il altri non riescono a raggiungere il suo fine e finiscono in un fiume di lacrime. È stato chiarito che in questa notte in cui l'apparente preminenza di Satana è sopravvissuta solo Gesù è sopravvissuto in modo soddisfacente, sia qui che nel Giardino. Il totale e abietto fallimento degli Apostoli era un'indicazione di quali poteri erano all'opera contro di loro quella notte.

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