«Allora non è di chi vuole, né di chi corre, ma di Dio che ha misericordia».

'It' si riferisce chiaramente al versetto precedente, parlando della misericordia di Dio, mentre il tempo presente dei verbi suggerisce che qui Paolo sta enunciando un principio generale. Dice così che in conseguenza di ciò che Dio aveva detto possiamo discernere il modello generale secondo cui un uomo non riceve misericordia in vista di ciò che egli stesso si propone (volontà) o in vista di ciò che ha fatto, o addirittura in vista di ciò che promette di farlo.

Né la sua volontà né le sue azioni alterano la decisione di Dio. Piuttosto, poiché con la sua volontà e le sue azioni è soggetto al giudizio, la sua speranza può risiedere solo nella misericordia di Dio. E Dio dispensa quella misericordia come vuole. Ciò sottolinea ancora una volta che per ricevere la misericordia non vi è alcuna esigenza da parte dell'uomo. Non si tratta di fede o di opere previste, essa risulta puramente dalla decisione sovrana di Dio. La fede e le opere devono certamente seguire questa decisione, ma alla fine la salvezza è di Dio.

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