Nel terribile giorno dell'assedio, quando spietate mani babilonesi avrebbero profanato il luogo segreto (o piuttosto amato) di Yahweh, cioè il Tempio, regnerebbe la carestia, e allora non tutto il loro argento e oro, di cui erano stati così superbamente orgogliosi, comprate loro un po' di pane, né i loro dèi dorati e argentati potrebbero consegnarli. Né era solo l'idolatria del loro culto, ma la violenza, la crudeltà, l'ingiustizia delle loro vite, i loro sanguinosi crimini, che avevano portato questa profanazione sui luoghi santi.

Tutti i leader civili e religiosi sarebbero impazziti e, in assenza di una vera leadership, la gente comune sarebbe impotente. Allora, quando raccoglieranno la ricompensa del loro peccato e della loro follia, sapranno che io sono l'Eterno. (In Ezechiele 7:23 le parole rese fanno la catena sono oscure e incerte.)

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