Chi ha il Figlio ha la vita; e chi non ha il Figlio di Dio non ha la vita.

Il Figlio ha la vita - "LA vita". Bengel, Il versetto ha due clausole: nella prima il Figlio è menzionato senza "di Dio", perché i credenti conoscono il Figlio; nella seconda si fa l'aggiunta "di Dio", perché i non credenti sappiano quanto sia grave non averlo. Nel primo, "ha" porta l'accento; nel secondo, la vita. Avere il Figlio è poter dire come la sposa: "Io sono del mio Amato, e il mio Amato è mio". Per fede i rigenerati HANNO Cristo come un possedimento presente, e in Lui hanno la vita nel suo germe ora, e avranno la vita nella sua manifestazione pienamente sviluppata in futuro. La vita eterna qui è:

(1) iniziale; una caparra di ciò che seguirà; nello stato intermedio

(2) parziale, appartenente ma a una parte dell'uomo, sebbene la sua parte più nobile, l'anima separata dal corpo; alla resurrezione

(3) perfetto.

Questa vita non è solo naturale, consistente nell'unione dell'anima e del corpo (come quella dei reprobi nel dolore eterno, che è piuttosto la morte eterna, non la vita), ma anche spirituale, l'unione dell'anima a Dio, e sommamente benedetta per sempre (perché la vita implica la felicità) (Pearson 'On Creed').

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