Poiché la creatura è stata soggetta alla vanità, non volontariamente, ma a motivo di colui che l'ha sottomessa nella speranza,

Perché la creatura ("la creazione") è stata soggetta alla vanità, non volontariamente - cioè, per nessun principio naturale di decadimento. L'apostolo, personificando la creazione, la rappresenta solo come sottomessa alla vanità di cui è stata colpita, a causa dell'uomo, in obbedienza a quella potenza superiore che aveva misteriosamente legato i suoi destini con quelli dell'uomo. E così aggiunge, ma a motivo di colui che lo ha sottomesso nella speranza;

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