I fiori appaiono sulla terra; il tempo del canto [degli uccelli] è giunto e la voce della tartaruga si ode nella nostra terra;

ver. 12. I fiori appaiono sulla terra. ] Qui abbiamo una descrizione molto delicata della primavera o prima serata - prin-temps, come la chiamano i francesi - che supera di gran lunga quella di Orazio e del resto dei poeti, che tuttavia si sono mostrati molto arguti in quel modo. Per il senso; per "fiori" (fatti più per annusare che per nutrirsi) si intendono, dice un interprete, le primizie dello Spirito, per cui gli eletti danno un odore gradevole; e qui sta la dolcezza della parola, e le parole che precedono le opere, proprio come i fiori prima dei frutti.

Per questo motivo, come esorta l'apostolo a che il nostro parlare sia sempre benevolo, "ministerando edificazione all'ascoltatore", Col 4,6 il profeta lo chiama "lingua pura", che il Signore darà a quanti lo amano , come sono chiamati secondo il suo scopo. Zep 3:9

È giunta l'ora del canto degli uccelli. ] Hic autem garritus avium plurimum facit ad veris commendationem, questo cinguettio degli uccelli rende molto l'encomio della primavera, dice Genebrard. Come cantano melodiosamente i ministri del Vangelo, mentre sono per il popolo di Dio come "un bellissimo canto di uno che ha una voce gradevole". Ez 33:32 È mel in ore, talpe in aure, per gli eletti, come fu per Agostino, il quale, venendo a sentire Ambrogio, ebbe gli orecchi solleticati, il suo cuore commosso; così pure quell'imprudente Corinzio, 1Co 14:25, e tutta la città di Samaria, nella quale vi fu «grande gioia» nel ricevere il vangelo.

At 8:8 "Ecco, noi vi portiamo una buona novella di grande gioia a tutto il popolo", Luk 2:10 dicevano quegli angeli ai pastori che cantarono Cristo nel mondo, e dai quali in seguito fu presa e data la predicazione del vangelo i ministri, il cui ufficio proprio è «pubblicare la pace, portare buone novelle di bene». "Le tue sentinelle alzeranno la voce; con la voce insieme canteranno". Isaia 52:7-8 Se fanno diversamente a qualcuno, se cantano accenti dolorosi ai colpevoli, se la voce di questi uccelli del vangelo è per tali, come quella di Abia alla moglie di Geroboamo: ," 1Re 14:6 possono ringraziare se stessi.

Litigare con il ministro è altrettanto grande follia, come se alcune persone affettuose dovessero accusare l'araldo o la tromba come causa della loro guerra; o come se qualche contadino ignorante, vedendo i suoi uccelli fare il bagno nel suo stagno, gridasse loro come cause del maltempo. Cosa fanno di più i ministri fedeli, cosa possono fare di meno, se saranno fedeli alle loro anime? - che tassare i peccati degli uomini, predire i loro giudizi? Questo quando lo fanno, è preso in modo diverso.

Uccelli famelici e impuri, come i corvi d'Arabia, stridono orribilmente, graffiano terribilmente. Tartarughe e colombe a (la cui voce qui si dice udita nella terra quando altri uccelli cantano dolcemente) entrano con un tono lugubre, misto a una tristezza lamentosa (da cui anche la tartaruga ha il suo nome, scil., a sono quem modifica, per onomatopeiam), e possono benissimo servire a emettere i gemiti indicibili degli spiriti misericordiosi addolorati per i loro peccati, piangendo amaramente Zac 12:10 per Cristo crocifisso davanti ai loro occhi, Gal 3:1 ed evidentemente esposti dai loro ministri fedeli (in modo che abbiano bisogno nessun altro crocifisso che strappasse loro lacrime) "tabrinando sui loro petti con voce di colombe", Nah 2:7 sì, percuotendo loro i petti, con il pubblicano penitente, e dicendo, o meglio sospirando, ciascuno per se stesso: " Signore, abbi pietà di me peccatore.

" E qui affert solatium lugentibus suspiriorum societas. b È un'udienza celeste quando una chiesa piena di brave persone, sollecitata dai loro devoti predicatori, manda una raffica di sospiri a Dio; e come "cerve che partoriscono", così essi mediante piangendo "scacciano i loro dolori", Giobbe 39:3 come quelli che mostrano il loro cuore come tanti Hadadrimmon. Agostino c persuade un predicatore così a lungo a insistere su qualche punto necessario, finché dai gemiti e dagli sguardi dei suoi ascoltatori si accorge che lo capiscono e ne sono colpiti. Tali uditori ebbe Paolo ad Atene, che piansero come lui; At 20:37 ma questa non è che la felicità di pochi uomini. Le tortore sono uccelli rari nel nostro paese.

a Vedi Ezechiele 7:16 . Isidoro.

b Basilico.

c _ nel Sal. X.

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