Allora Daniele disse al re: O re, vivi in ​​eterno.

ver. 21. O re, vivi per sempre. ] Daniele non maledice il re (come avrebbero fatto alcuni spiriti impazienti, e come alcuni credono che i dannati all'inferno facciano Dio), ma gli augura una vita lunga e felice, voto amabili. Usa la forma ordinaria, ma con una mente migliore. Il suo desiderio del benessere del re era non in labris nature sed in fibris, era del cuore, era una santa preghiera.

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