E ho rivolto la mia faccia al Signore Dio, per cercare con la preghiera e le suppliche, con il digiuno, il sacco e la cenere:

ver. 3. E ho rivolto la mia faccia al Signore Dio, ] cioè, verso l'abitazione della sua santità a Gerusalemme, ma soprattutto in cielo. Ho alzato lo sguardo verso le colline da dove ho cercato aiuto. Questo Daniele faceva ogni giorno, Dan 6:10, ma ora con intenzione e devozione più che ordinaria presenta δεησις ενεργουμενη, una preghiera intatta (come la chiama san Giacomo, Giacomo 5:16), contornata da digiuno e vera umiliazione. Egli non dubita in tal modo di mettere Dio all'opera, come fece Davide Sal 119:126 Sapeva che un lungo sguardo verso Dio accelera, Sal 34:4-5 Gio 2:4-7 quanto più una preghiera straordinaria!

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