Non permettere che la tua bocca faccia peccare la tua carne; né dire davanti all'angelo che è stato un errore: perché Dio dovrebbe adirarsi per la tua voce e distruggere l'opera delle tue mani?

ver. 6. Non permettere che la tua bocca faccia peccare la tua carne. ] Ebr., Nec des,Non dare libertà alla tua bocca, che di per sé è così suscettibile di traboccare e ribellarsi in un linguaggio peccaminoso e superfluo. Tienilo dunque a freno e stabilisci su di esso delle leggi, affinché non "faccia peccare la tua carne" e tu stesso diventi peccatore contro la tua stessa anima. Digli in questo caso, come fece Cristo a quei farisei nel vangelo: "Perché mi tenti, ipocrita?" o come disse la strega a Saul, che la cercò: "Perché hai teso una trappola per la mia vita, per farmi morire?" 1Sa 28:9 La mia preghiera diverrà forse peccato, ei miei voti religiosi, per il mancato pagamento, motivo di maledizione? Salmi 109:7 Quando fai un tale cattivo affare, dì alla tua bocca, come disse Boaz al suo parente: "Quando lo comprerai, devi avere Ruth con esso"; Rth 4:5 perciò devi avere Dio' s maledizione con esso - poiché questo è il giusto compenso del minimo peccato, Rom 6:23 quanto più del tuo crimine cremisi! E lascia che la tua bocca risponda: No, non posso farlo; rovinerò e rovinerò una migliore eredità; Irriterò l'angelo dell'alleanza, il quale, se la sua ira si accende, sì, ma poco, "non perdonerà la mia trasgressione, poiché il nome di Dio è in lui", Es 23:21 il quale, com'èil padre della compassione, quindi è il Dio della vendetta, il Dio della ricompensa.

" Sal 94:1 È vero che l'ira non è propriamente in Dio; "Non c'è furore in me"; Isaia 27:4 ma poiché egli rimprovera e percuote il peccato, come fanno gli uomini adirati, perciò c'è ira qui e altrove a lui attribuito, affinché gli uomini stiano in soggezione e non nel peccato, poiché il peccato e la punizione sono legati tra loro da catene di irremovibile.

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