Poiché tu hai detto: La mia dottrina [è] pura, e io sono puro ai tuoi occhi.

ver. 4. Poiché hai detto ] Hai affermato con sicurezza; e questo lo fa per essere una menzogna clamorosa, e non solo una parola oziosa. Ma dove e quando l'aveva detto Giobbe? Zofar non fece apertamente il sofista, interpretando così ciò che Giobbe aveva detto, Giobbe 6:10 ; Giobbe 9:22 ; Giobbe 10:7 , a difesa della sua innocenza, come se Giobbe avesse sostenuto di essere esente da ogni peccato; mentre, tuttavia, molto spesso aveva testimoniato e confessato di essere peccatore, tanto che, sebbene fosse senza peccato, tuttavia non poteva essere considerato chiaro e puro agli occhi di Dio? Ma Zofar le prese solo per buone parole, e quindi fu così aspramente contro di lui.

Così Cirillo e Teodoreto si scambiarono l'un l'altro e si opposero reciprocamente all'eresia; quando in seguito sembrò che fossero entrambi di un giudizio. La carità avrebbe insegnato a Zofar ad aver preso Giobbe in un senso migliore, e ad aver detto di lui, come Cruciger fece di Lutero, eum commodius sentire quam loquitur dum effervescit, che teneva ragione, sebbene nella sua foga parlasse non così adeguatamente come si potrebbe desiderare.

Le parole degli uomini buoni sono reverenter glossanda (come si dice delle leggi), farsi applicare una riverente glossa, e non, per una scortesia spirituale, essere prese con la mano sinistra, quando potrebbero e dovrebbero essere prese con il Giusto.

La mia dottrina è pura ] Chiara come il cristallo, trasparente come un cristallo con una luce nel mezzo; potresti vederci attraverso e non trovarci alcun difetto o sporcizia. Giobbe non era un predicatore dichiarato, eppure "non aveva nascosto le parole del Santo", Giobbe 6:10 . Come aveva ricevuto la conoscenza della verità da genitori e insegnanti (la parola qui resa dottrina deriva da una radice che significa ricevere), così l'aveva impartita liberamente e puramente ad altri, raccomandandola loro come sana e sincera, e quindi ben degno di ogni accettazione.

Ma ciò che turbava Zofar e i suoi due compagni era che Giobbe affermasse che Dio affliggeva gli uomini buoni in questo mondo tanto quanto gli uomini cattivi, il che tuttavia era una verità irrefragabile, come Giobbe decise di vivere e di morire.

E io sono puro ai tuoi occhi ] cioè non sono senza peccato, ma sincero e retto, non ipocrita (come mi hai comandato), non operatrice di iniquità, ma che vorrebbe essere purificato da ogni sozzura di carne e di spirito, e fa , mediante la pratica quotidiana della mortificazione, mi purifico come Dio è puro. Più di questo Giobbe non disse, sebbene Zofar pensasse di sì, e quindi desidera nelle prossime parole che Dio stesso lo convincesse del suo errore.

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