Guai a quelli che si alzano presto al mattino, [affinché] seguano la bevanda inebriante; che durano fino a notte, [finché] il vino non li infiamma!

ver. 11. Guai a quelli che si alzano presto. ] Ebr., I mattinieri, ma per un cattivo scopo. O intolerandum flagitium, dice uno, a homines inertiae, somnique plenissimos, &c.; O intollerabile malvagità, che uomini così pigri e più assonnati dei ghiri si alzino così presto - si alzano presto per corrompere le loro azioni, dice un altro profeta Sof 3:7 - e abbiano il cervello che canta prima del giorno.

Né si alzano così presto da soli, ma chiamano altri (come qui significa la parola ebraica) per servirli e si siedono con loro sulla loro panca da birra; poiché sono brave persone, dicono, e devono avere compagnia.

Che seguano la bevanda forte. ] b Perseguilo con fervore, poiché il mondano fa il suo guadagno, il cacciatore il suo gioco. Il loro motto è: Porta via il nostro liquore, porta via la nostra vita. Per bevanda alcolica si intende qui qualsiasi liquore inebriante, di cui gli Italiani oltre al vino ne hanno venti tipi distinti, per compiacere il gusto. Plinio c grida, Hei mira vitiorum solertia inventum est quemadmodum aqua quoque inebriaret! Genere Portentosum sane potionis, &c.

Che continuano fino a notte.] Per tutta la vita i giorni questi pali di birra si attaccano ad esso, bevendo e facendo baldoria. Diem noctemque continuare potando nulli probrum, dice Tacito degli antichi tedeschi. Bere intere giornate insieme non è tra loro una disgrazia, né lo è tra molti dei loro posteri fino ad oggi. Verso la metà del regno della regina Elisabetta, quel maledetto peccato fu introdotto per la prima volta in Inghilterra, dicono alcuni, fuori dai Paesi Bassi; prima di allora non c'era né pratica generale né punizione legale di quel vizio in questo regno. D

finché il vino non li infiammerà.] Con questa espressione, Omnem ebriorum insanium intelligit, dice Oecolampadius, intendeva tutti gli scherzi folli dell'ubriacone, quando riscaldati con il vino, e ancora di più con concupiscenze e passioni; vedi Proverbi 23:29,34 . Tyrone il ribelle, 1567, era un tale ubriacone, che per rinfrescarsi il corpo quando era smodatamente infiammato di vino e whisky, sarebbe stato più volte sepolto nella terra fino al mento. e

ad Osor. invece.

b Li espose alla ricerca dell'ubriachezza

c Lib. xiv. cap. ultimo.

d Storia della Chiesa di Fuller , p. 61.

e L' Elisabetta di Camden , p. 89.

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