Le sue sentinelle [sono] cieche: sono tutte ignoranti, [sono] tutte cani muti, non possono abbaiare; dormendo, sdraiato, amando dormire.

ver. 10. Le sue sentinelle sono cieche; sono tutti ignoranti. ] Invehit in Pseudepiscopos, come erano, e sono ancora in parte, il clero papale; specialmente quelli della nona età, e non molto meglio poco prima che Lutero si attaccasse: capi ciechi dei ciechi, deplorevolmente ignoranti, come il vescovo di Dunkeld, in Scozia, per esempio, che affermava di non conoscere né il Nuovo Testamento né l'Antico .

Così il vescovo Albert, leggendo la Bibbia, e essendo stato chiesto da un nobile che libro era, ha letto; Non so, disse, che libro sia, ma tutto ciò che vi leggo è contrario alla nostra religione. a Quanto alle altre cattive qualità delle sentinelle qui inveite contro, disse il cardinale Hugo, che il diavolo aveva due figlie, l'Avarizia e il Lusso; il primo aveva già sposato i Giudei, il secondo ai Gentili; ma ora i monaci ei sacerdoti li avevano presi entrambi dai loro vecchi mariti e li avevano presi per loro uso personale.

I critici ebrei hanno osservato che la parola qui resa sentinelle ha uno tzaddi più grande dell'ordinario, per mostrare quali odiose creature siano quelle qui descritte. Nota di testo ebraico

Sono tutti cani muti che non possono abbaiare,] cioè, non tratteranno chiaramente e fedelmente con le anime degli uomini; ma o non predicare affatto, o solo placenti , verità sdentate. Plinio b racconta dei cani a Roma destinati a tenere il Campidoglio; perché, quando i Galli lo scalarono, i cani essendo troppo sfamati, dormivano e non davano avvertimento, non solo li appendevano, ma ogni anno in quel giorno dell'anno appendevano alcuni cani della città per esemplare giustizia; sì, li crocifisse vivi su un albero più vecchio. I cani muti e i predicatori parassiti, traditori delle anime degli uomini, badino che non siano un giorno impiccati all'inferno.

Dormire, sdraiarsi, amare il sonno. ] Non dormiunt solum, sed dedita opera dormiunt; c si sono sbizzarriti così pieni, e sono così profondamente ubriachi, che dormono profondamente, anche se i leoni ruggiscono e i lupi preoccupano il povero gregge, e che molte volte abbastanza lontani dall'ovile, in cui si mostrano peggio di Ulisse ' gregge di maiali, di cui Omero dice -

"Niente di sbagliato

'Hnoanen otothi khitos ion ap komiithinai,'

Che non si lasciasse addormentare dal suo porcile.

a Atti e lun.

bLib xxix. cap. 4.

c Il sogno dei pastori dei lupi è gioia.

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