Isaia 58:6 [Non è] questo il digiuno che ho scelto? sciogliere le catene della malvagità, sciogliere i pesanti fardelli, lasciare andare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?

ver. 6. Non è questo il digiuno che ho scelto? ] C'è un triplice digiuno, da carne, allegria, peccato; quest'ultimo corona l'uno e l'altro, e tuttavia non diciamo (come dicono falsamente i papisti) che il digiuno non è più che una temperanza morale, un digiuno dal peccato, una questione di politica.

Sciogliere le catene della malvagità, ] cioè, Iuramentum, letterariam cautionem, vincula, carceres, servitutem; i vincoli e gli obblighi ingiusti degli usurai e degli oppressori, per cui i poveri non-solventi venivano imprigionati o imbavagliati. Questi sono anche qui chiamati "pesanti fardelli" e "gioghi", come altrove "reti"; Sal 10:9 cioè, dice Crisostomo, obbligazioni, debiti, ipoteche.

E per lasciare liberi gli oppressi. ] Ebr., Gli ammaccati o rotti, scil., nei loro possedimenti.

E che rompi ogni giogo. ] Cancella ogni scrittura ingiusta, dice la Settanta. Ne presero dodici su cento al tempo di Neemia; questo era un giogo intollerabile. "Prego che ci lasci uscire da questa usura", dice. Isaia 5:10 In questo giorno ai Giudei è permesso in ogni luogo di far durare la loro usura fino a diciotto su cento sui cristiani; a ma poi servono, come i frati, a succhiare dai più meschini, ea farsi succhiare dai più grandi.

uno Specul. Europ.

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