Ed ora anche la scure è posta alla radice degli alberi: perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.

ver. 10. E ora anche l'ascia è posta alla radice degli alberi ] qd Dio ora sta prendendo la mira dove colpire e come abbatterti, come un uomo posa la sua scure proprio nel punto in cui intende colpire: egli vede abbastanza bene che tutta la sua pazienza e le sue fatiche nello scavare, nel concimare e nel vestirti, sono inutili. Egli viene "cercando di tanto in tanto frutto, ma non lo trova", Luca 13:7 .

Ora dunque ha deposto il suo canestro e ha preso la sua scure, come deciso a rovinarvi, a meno che non si svolga il presente. Non trascurare il presente "ora", per timore di essere stroncato per sempre. un Dio non ti servirà sempre come ceppo peccaminoso. Poiché avete un predicatore, pentitevi o perite. Lascia che questa primavera distingua tra alberi morti e vivi.

Ogni albero che non produce buoni frutti ] Così Dio si compiace graziosamente di definire le nostre pessime prestazioni; in ognuno dei quali c'è qualcosa di suo, oltre che qualcosa di nostro (Girolamo). Ciò che è suo lo accetta, ciò che è nostro perdona. Ma bene deve essere, quoad fontem, fintanto che la sorgente, lo Spirito di Dio: e quoad finem, fintanto che la fine, la gloria di Dio.

La bontà negativa non serve a nessuno per salvarlo dall'ascia. Si dice di Itacio, che l'odio dell'eresia priscilliana fosse tutta la virtù che aveva. (Hooker ex Sulpitio. ) Il servo malvagio non ha sfogato il suo talento; quei reprobi Mt 25,41-46 non derubarono i santi, ma non li sollevarono. Moab e Ammon furono imbastarditi e bandirono il santuario fino alla decima generazione, per una semplice omissione, perché non incontrarono l'Israele di Dio con pane e acqua nel deserto; Deu 23:4 ed Edom è minacciata per non averli ospitati quando fu disperso dai Caldei.

(Abdia.) Prestare attenzione a coloro che vivono nell'ultima epoca del mondo, affinché Dio non affretti la chiamata degli ebrei e ci scacci per la nostra sterilità, Romani 11:17,24 .

a Ultimae desperationis indicium est, quoties securis admovetur radici. Erasmo, annot.

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