Chi genera uno stolto [lo fa] con suo dolore: e il padre di uno stolto non ha gioia.

ver. 21. Chi genera uno stolto, lo fa con suo dolore. ] Salomone potrebbe dirlo per esperienza e desiderare, come fece Augusto, utinam caelebs vixissem, aut orbus periissem. Oh se avessi vissuto da scapolo o fossi morto senza figli! Per "generare figli all'omicida", Os 9:13 figli al diavolo, quel vecchio omicida; oh, che dolore è questo per un pio genitore! quanto erano migliori un "grembo abortito e seni asciutti!" Quale grave gemito fece Davide per il suo Absalom, morendo nel suo peccato! In che modo molte madri infelici piangono e gorgheggiano quella sua lugubre canzoncina in Plutarco sui suoi figli defunti, Quo pueri estis profecti? Povere anime, che ne è di voi!

E il padre di uno stolto non ha gioia. ] Non più di quanto ne ebbe Edipo, che quando morì maledisse i suoi figli e espirò l'ultimo respiro con

"Che l'empio lutto muoia per le case ammucchiate".

Non più di quanto ebbe Guglielmo il Conquistatore nei suoi figli sgraziati, o Enrico II, il quale, vedendo che i suoi figli avevano cospirato contro di lui con il re di Francia, cadde in una feroce passione, maledicendo entrambi i suoi figli, e il giorno in cui lui stesso nacque ; e in quella stemperatura se ne andò il mondo, che egli stesso aveva tante volte stemperato. un

a Daniele, fol. 112.

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