La rapina degli empi li distruggerà; perché si rifiutano di giudicare.

ver. 7. La rapina degli empi li distruggerà. ] Ebr., Li vedranno: cioè attireranno su di loro squisiti ed estremi tormenti, come il profeta Isaia, e quei martiri Eb 11:37 furono sottoposti ingiustamente; come Agag patirono giustamente, e quei barbari Ammoniti. 2Sa 12:31 Alcuni lo rendono dissecabit eos li taglierà in due, come quel servo malvagio, Luk 12:46 e quei bestemmiatori del Dio di Daniele.

Dan 3:29 Altri lo rendono, dimoreranno su di loro, o dimoreranno con loro. I loro beni illeciti svaniscono, ma la loro punizione rimane. La loro carne di cervo rubata viene presto divorata, ma il colpo non è ancora stato pagato; dietro c'è una triste resa dei conti. Dio strapperà dal loro ventre quei bocconcini - quei bocconcini assassini. Oltre a ciò, per il loro ultimo piatto viene servito stupore e paurosa attesa di giusta vendetta.

La parola ebraica qui tradotta "distruggere" significa anche terrorizzare e temere. Saranno un Magormissabib per se stessi, come lo fu Pashur, Ger 20:3-4 correndo di camera in camera per nascondersi dalla mano della giustizia - come quel notabile ladro Bulas ai giorni di Severo imperatore a - ma non lo faranno fuga; il loro peccato li scoprirà. Dio verserà su di loro, e non risparmierà, siano essi ladri privati, o quei ladroni pubblici, qui in auto et purpura visuntur, b come disse una volta Catone, che sono vestiti di porpora e hanno catene d'oro al collo; giudici corrotti, che giudicano per ricompensa, e tolgono da lui la giustizia del giusto.

Tali erano Empson e Dudley nella loro generazione. Tale era il giudice Belknap ai tempi di Riccardo II, il quale, in procinto di sottoscrivere gli articoli contro i procedimenti parlamentari, disse che non mancavano che un ostacolo, un cavallo e una cavezza per portarlo dove avrebbe potuto soffrire per aver acconsentito a loro. c E che di questi pubblici ladri Salomone parli principalmente qui, possiamo ben pensare dalla seguente clausola, che mostra la causa della loro severa e severa punizione, perché si rifiutano di giudicare.

un Dio. a Sever.

b Gell., lib. xi. cap. 16.

c Velocità, pag. 747.

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