Ma cresci nella grazia, cioè in ogni temperamento cristiano. Ci può essere, per un po', grazia senza crescita; come ci può essere vita naturale senza crescita. Ma tale vita malaticcia, dell'anima o del corpo, finirà con la morte, e ogni giorno si avvicinerà ad essa. La salute è il mezzo di crescita sia naturale che spirituale. Se il male residuo della nostra natura decaduta non viene quotidianamente mortificato, esso, come un malumore nel corpo, distruggerà l'intero uomo.

Ma «se per mezzo dello Spirito mortificate le opere del corpo», (solo in quanto lo facciamo), «viverete» una vita di fede, di santità, di felicità. Il fine e il disegno della grazia che ci viene acquistata e donata è di distruggere l'immagine del terrestre e di restituirci a quella del celeste. E fintanto che fa questo, ci giova veramente; e fa anche posto a più dono celeste, affinché alla fine possiamo essere ripieni di tutta la pienezza di Dio.

La forza e il benessere di un cristiano dipendono da ciò di cui si nutre la sua anima, come la salute del corpo dipende da qualunque cosa prepariamo il nostro cibo quotidiano. Se ci nutriamo di ciò che è secondo la nostra natura, cresciamo; se no, ci struggiamo e moriamo. L'anima è della natura di Dio, e nient'altro che ciò che è secondo la sua santità può concordare con essa. Il peccato, di ogni specie, affama l'anima e la fa consumare.

Non cerchiamo di invertire l'ordine di Dio nella sua nuova creazione: inganneremo solo noi stessi. È facile abbandonare la volontà di Dio e seguire la nostra; ma questo porterà magrezza nell'anima. È facile accontentarsi senza essere in possesso della santità e della felicità del Vangelo. È facile chiamare queste cornici e sentimenti, e poi opporre la fede all'uno e Cristo all'altro.

Le cornici (permettendo l'espressione) non sono altro che temperamenti celesti, "la mente che era in Cristo". I sentimenti sono le consolazioni divine dello Spirito Santo sparse nel cuore di colui che crede veramente. E dovunque sia la fede, e dovunque sia Cristo, ci sono queste strutture e sentimenti benedetti. Se non sono in noi, è un segno sicuro che sebbene il deserto sia diventato uno stagno, lo stagno è diventato di nuovo un deserto.

E nella conoscenza di Cristo — Cioè, nella fede, la radice di tutto. A lui sia la gloria per il giorno dell'eternità — Espressione naturalmente scaturita da quel senso che l'apostolo aveva sentito nell'anima sua per tutto questo capitolo. L'eternità è un giorno senza notte, senza interruzione, senza fine.

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