Paolo, un apostolo; - vedere le note in Romani 1:1 .

Per volontà di Dio - vedi le note a 1 Corinzi 1:1 .

Ai santi - Un nome spesso dato ai cristiani perché santi; vedi le note a 1 Corinzi 1:2 .

A Efeso - vedere l'introduzione, sezioni 1 e 5.

E ai fedeli in Cristo Gesù - Ciò si riferisce evidentemente ad altri rispetto a quelli che erano a Efeso, ed è chiaro che Paolo si aspettava che questa Lettera sarebbe stata letta da altri. Gli dà un carattere generale, come se supponesse che potrebbe essere trascritto e diventare proprietà della chiesa in generale. Non era raro per lui dare così un carattere generale alle epistole che indirizzava alle Chiese particolari, e così scrivere che altri, oltre a quelli ai quali erano particolarmente dirette, potessero sentire che erano indirizzate a loro.

Pertanto, la prima lettera ai Corinzi era indirizzata alla "chiesa di Dio a Corinto - con tutto ciò che in ogni luogo invoca il nome di Cristo Gesù nostro Signore". La seconda lettera ai Corinzi in modo simile era indirizzata alla "chiesa di Dio che è a Corinto, con tutti i santi che sono in tutta l'Acaia". Forse, nell'Epistola prima di noi, l'apostolo si riferiva particolarmente alle chiese dell'Asia Minore che non aveva visitato, ma non c'è motivo per limitare ad esse il discorso.

Tutti coloro che sono "fedeli in Cristo Gesù" possono considerare l'Epistola come indirizzata loro dallo Spirito Santo, e possono sentire che sono tanto interessati alle dottrine, alle promesse e ai doveri esposti in questa Epistola, come lo erano gli antichi cristiani di Efeso. La parola "fedele" qui non è usata nel senso di "affidabile" o nel senso di "fedeltà", come viene spesso impiegata, ma nel senso di "credere" o "avere fede" nel Signore Gesù .

L'apostolo si rivolge a coloro che erano saldi nella fede - un altro nome per i veri cristiani. L'Epistola contiene grandi dottrine sugli scopi ei decreti divini in cui essi, come cristiani, erano particolarmente interessati; importanti “misteri” Efesini 1:9 , importanti per loro da comprendere, e che l'apostolo procede a comunicare loro come tali.

Il fatto che la lettera fosse destinata ad essere pubblicata, mostra che non era contrario a che quelle alte dottrine fossero rese note al mondo in generale; tuttavia riguardavano particolarmente la chiesa, e sono dottrine che dovrebbero essere particolarmente indirizzate alla chiesa. Sono più adatti a confortare il cuore dei “cristiani”, che a portare i “peccatori” al pentimento. Queste dottrine possono essere indirizzate alla chiesa con maggiori prospettive di assicurare un effetto felice che al mondo.

Nella chiesa susciterà gratitudine e produrrà la speranza che risulta dalle promesse assicurate e dai propositi eterni; nella mente dei peccatori possono suscitare invidia, odio e opposizione a Dio.

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