Alcuni infatti predicano Cristo anche dell'invidia e della contesa - Quale fosse il motivo di questa "invidia e contesa" l'apostolo non menziona. Sembrerebbe però che anche a Roma ci fosse un partito geloso dell'influenza di Paolo, e che supponeva che questa fosse una buona occasione per diminuire la sua influenza, e rafforzare la propria causa. Adesso non era in libertà per poter: incontrarli e confutarli.

Avevano accesso alla massa della gente. Era facile, con pretese plausibili, insinuare allusioni agli obiettivi ambiziosi, o all'influenza impropria di Paolo, o prendere una posizione forte contro di lui ea favore delle proprie opinioni, ed essi si avvalsero di questa opportunità. Sembrerebbe molto probabile, anche se questo non è menzionato, che queste persone fossero insegnanti giudaizzanti, professassero il cristianesimo e che supponessero che le opinioni di Paolo fossero dispregiative all'onore di Mosè e della Legge.

E alcuni anche di buona volontà - Per motivi puri, non avendo alcuno scopo da compiere, e non intendendo in alcun modo darmi fastidio.

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