Tuttavia, a cui abbiamo già raggiunto, procediamo con la stessa regola - Questa è una regola molto saggia e preziosa, e una regola che risparmierebbe molte difficoltà e contese nella chiesa, se fosse applicata onestamente. Il significato è questo, che sebbene potessero esserci diversi gradi di conseguimento tra i cristiani e diverse opinioni su molti argomenti, tuttavia c'erano punti in cui tutti potevano essere d'accordo; c'erano conseguimenti che tutti avevano fatto, e in riferimento ad essi dovevano camminare in armonia e amore.

Potrebbe essere che alcuni abbiano fatto progressi molto maggiori di altri. Avevano visioni più elevate della religione; avevano una conoscenza superiore; erano più vicini alla perfezione. Altri avevano avuto meno vantaggi dell'educazione e dell'istruzione, avevano avuto minori opportunità di progredire nella vita divina e avrebbero compreso meno i misteri più alti della vita cristiana. Potrebbero non vedere la verità o la proprietà di molte cose che quelli prima di loro vedrebbero chiaramente.

Ma non valeva la pena litigare per queste cose. Non ci dovrebbero essere sentimenti di rabbia e nessuna critica da entrambe le parti. C'erano molte cose in cui potevano vedere allo stesso modo, e dove non c'erano sentimenti stridenti. In quelle cose potevano camminare armoniosamente; e quelli che erano in anticipo sugli altri non dovrebbero lamentarsi dei loro fratelli meno informati come privi di ogni prova di pietà; né coloro che non avevano fatto simili avances si lagnavano di coloro che li precedevano come fanatici o disposti a spingere le cose all'estremo.

Coloro che avevano le visioni più elevate dovrebbero, come fece Paolo, credere che Dio li comunicherà ancora alla chiesa in generale, e nel frattempo non dovrebbero denunciare gli altri; e coloro che hanno ottenuto risultati meno elevati non dovrebbero censurare i loro fratelli come selvaggi e visionari. C'erano basi comuni su cui potevano unirsi, e così l'armonia della chiesa sarebbe stata assicurata.

Nessuna regola migliore di questa potrebbe essere applicata ai temi di indagine che sorgono tra i cristiani riguardo alla temperanza, alla schiavitù, alla riforma morale e alle varie dottrine della religione; e, se questa regola fosse stata sempre osservata, la chiesa sarebbe stata sempre salvata dalla dura contesa e dallo scisma. Se un uomo non vede le cose come le vedo io, lasciami tentare con mitezza di Insegnargli, e fammi credere che, se è cristiano, Dio glielo farà conoscere ancora; ma permettetemi di non litigare con lui, perché nessuno di noi ne trarrebbe beneficio, né sarebbe probabile che lo scopo venga raggiunto.

Nel frattempo, ci sono molte cose su cui possiamo essere d'accordo. In essi lavoriamo insieme e sforziamoci, per quanto possiamo, di promuovere l'oggetto comune. Così salveremo la nostra rabbia, non daremo occasione al mondo di rimproverarci, e saremo molto più propensi a unirci in tutte le nostre opinioni. Il modo migliore per rendere armoniosi i veri cristiani è lavorare insieme nella causa comune di dire anime. Per quanto possiamo essere d'accordo, andiamo a lavorare insieme; e dove non possiamo ancora, "concordiamo di dissentire". Tra poco la penseremo tutti allo stesso modo.

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