La festa della dedicazione - Letteralmente, la festa del rinnovamento, o del rinnovamento. Questa festa fu istituita da Giuda Maccabeo, nell'anno 164 aC Il tempio e la città furono presi da Antioco Epifane nell'anno 167 aC Egli uccise 40.000 abitanti e ne vendette altri 40.000 come schiavi. Oltre a ciò, sacrificò una scrofa sull'altare degli olocausti, e fatto un brodo, ne asperse tutto il tempio.

La città e il tempio furono recuperati tre anni dopo da Giuda Maccabeo e il tempio fu purificato con grande pompa e solennità. La cerimonia di purificazione continuò per otto giorni, durante i quali Giuda presentò magnifiche vittime e celebrò la lode di Dio con inni e salmi (Josephus, Ant., b. xii. cap. 11). Rivestirono anche la facciata del tempio di corone d'oro e di scudi, rinnovarono le porte e le camere e vi posero sopra delle porte: 1 Macc.

4:52-59. Per questo veniva chiamata la festa del rinnovamento o di dedicazione. Giuseppe Flavio la chiama la festa delle luci, perché la città era illuminata, come espressione di gioia. La festa iniziava il 25 di Chisleu, rispondendo al quindicesimo giorno di dicembre. La festa è proseguita per otto giorni, con continue manifestazioni di gioia.

Era inverno - La festa si celebrava d'inverno. La parola qui implica che era freddo e inclemente, ed è dato come motivo per cui ha camminato nel portico di Salomone.

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