Poiché tu hai rotto - Questo versetto, e il seguente, mostrano il modo in cui l'occasione della gioia era stata fornita. L'espressione 'tu hai' non si riferisce necessariamente al passato, ma è una forma di espressione derivata dalla natura delle visioni profetiche, dove quello è descritto come passato che si vede passare davanti agli occhi del profeta; vedere l'Introduzione, sezione 7.

Il giogo - Questa parola è spesso usata per indicare l'oppressione, o la tirannia; Levitico 26:13 ; Deuteronomio 28:48 - dove l'oppressione è descritta come 'un giogo di ferro;' confronta 1 Re 12:4 ; Isaia 47:6 ; Isaia 58:6 .

Il bastone della sua spalla - La parola tradotta qui può significare un ramo, un ramo, un bastone, un bastone o una verga. Gesenius suppone che l'espressione qui significhi la verga con cui viene inflitta la punizione e che la frase "verga di, o per la spalla" denoti l'oppressione e la servitù. Rosenmuller pensa che si riferisca piuttosto all'usanza tra gli antichi di mettere un pezzo di legno, non dissimile da un giogo, sul collo e sulle spalle degli schiavi, come segno di servitù. Hengstenberg lo capisce, "il bastone che colpisce il collo o la schiena".

La verga del suo oppressore - Questo, senza dubbio, si riferisce al castigo che è stato inflitto a quelli in schiavitù, ed è una frase che denota l'oppressione e la servitù. La parola "suo" qui si riferisce a Israele.

Come nel giorno di Madian - Questo si riferisce alla liberazione che fu compiuta sotto Gedeone contro i Madianiti; vedi Giudici 7 ; Giudici 8 . Quella liberazione fu una notevole interposizione di Dio. Non è stato compiuto dalla forza umana; ma era una manifestazione segnale della potenza di Dio nel liberare la nazione dalla lunga oppressione dei Madianiti.

Quindi il profeta dice qui che la liberazione sarà un segnale come una prova della presenza e della potenza di Dio come lo era in quel giorno. Herder (Hebrew Poetry, vol. ii. p. 296) dice: 'In quel periodo, nella parte settentrionale del paese, fu operata una grande liberazione. Allora, nelle oscure foreste di Neftali e Zabulon, la luce della libertà si diffuse su tutto il paese. Così anche ora, in questa calca di nazioni del nord, lungo la via lungo il mare di Galilea, dove ora i siri nemici esercitano le loro oppressioni, la luce della libertà si accende, e ci sarà gioia e giubileo, come quello di il canto di Debora».

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