Ora dall'ora sesta - Cioè, dalle nostre dodici in punto. Gli ebrei dividevano la loro giornata in dodici ore, cominciando a contare all'alba.

C'era oscurità - Questa non poteva essere un'eclissi di sole, perché la Pasqua veniva celebrata al momento della luna piena, quando la luna è opposta al sole. Luca dice Luca 23:45 che "il sole è stato oscurato", ma non è stato da un'eclissi. L'unica causa di ciò era la potenza interposta di Dio, che forniva testimonianza della dignità del sofferente e faceva simpatizzare gli elementi con i dolori del suo Figlio morente.

Era anche particolarmente appropriato fornire questa testimonianza quando il "Sole di giustizia" stava ritirando i suoi raggi per un certo tempo, e il Redentore degli uomini stava spirando. Una fitta oscurità, che escludeva la luce del giorno e rivestiva ogni oggetto con l'oscurità della mezzanotte, era il drappo appropriato con cui il mondo doveva essere rivestito quando il Figlio di Dio fosse morto. Questa oscurità fu notata almeno da uno degli scrittori pagani.

Flegone, astronomo romano, parlando del quattordicesimo anno del regno di Tiberio, che dovrebbe essere quello in cui morì il nostro Salvatore, dice "che la più grande eclissi di sole che si sia mai conosciuta avvenne allora, perché il giorno era così si trasformò in notte che apparvero le stelle”.

Su tutta la terra - Cioè, probabilmente, su tutta la terra della Giudea, e forse su alcuni dei paesi adiacenti. L'estensione dell'oscurità non è nota.

La nona ora - Fino alle tre del pomeriggio circa, momento in cui si suppone che il Salvatore sia morto.

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