C'è iniquità in Galaad? - Il profeta pone la domanda, per rispondere in modo più perentorio. Solleva il dubbio, per schiacciarlo in modo più impressionante. C'è "iniquità" in "Gilead?" Ahimè, non c'era nient'altro. "Sicuramente sono vanità", o, strettamente, "sono diventati semplicemente vanità". Come ha detto prima, "divengono abomini come il loro amore". “Poiché come gli uomini fanno i loro idoli, o concepiscono che sia il loro Dio, tali diventano se stessi.

Come dunque chi adora Dio con cuore puro diventa simile a Dio, così coloro che adorano ceppi e pietre, o che fanno delle passioni e delle concupiscenze i loro idoli, perdono la mente degli uomini e diventano 'come le bestie che periscono'”. “A Ghilgal hanno sacrificato buoi. Galaad” rappresenta tutto il paese dalla sua parte, l'est della Giordania; "Gilgal", tutti dalla sua parte, l'ovest della Giordania. In entrambi, Dio aveva mostrato in modo significativo le Sue misericordie; in ambedue disonoravano Dio, sacrificando agli idoli e offrendo le sue creature in dono ai demoni.

Sì, i loro altari sono come mucchi nei solchi del campo - I loro altari sono come mucchi di pietre, da cui gli uomini sgombrano la terra arata, per adattarla alla coltivazione, tanto numerosa quanto abbondante, tanto inutile quanto desolata. Erano i “loro” altari, non quelli di Dio. Facevano, (come fanno i peccatori), al servizio dei demoni, ciò che, se lo avessero fatto a Dio, sarebbe stato accettato, ricompensato, servizio.

Pieno spesso sacrificavano buoi; hanno messo un grande stato nella loro religione; non omettevano nulla che potesse spargere intorno ad esso un vuoto spettacolo di adorazione. Moltiplicarono i loro altari, i loro peccati, le loro rovine; molti altari di fronte al suo unico altare; : “rozzi mucchi di pietre, ai Suoi occhi; e tali dovrebbero diventare, senza lasciare pietra su pietra». In contrasto con i loro peccati e la loro ingratitudine, il profeta mostra due immagini, l'una, delle virtù del patriarca di cui portarono il nome, dal quale fu l'inizio della loro stirpe; l'altro, dell'amore di Dio per loro, in quell'inizio della loro esistenza nazionale, quando Dio ha portato quelli che erano stati un corpo di schiavi in ​​Egitto, per essere il suo stesso popolo.

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