Ora riguardo alle cose di cui mi avete scritto: È bene che un uomo non tocchi una donna. Le cose di cui mi avete scritto - È sufficientemente evidente che la parte principale di questa epistola è stata scritta in risposta ad alcune domande che erano state inviate all'apostolo in una lettera della Chiesa di Corinto; e la prima domanda sembra essere questa: "È appropriato che un uomo si sposi nelle attuali circostanze della Chiesa?" La questione circa l'opportunità o l'inopportunità del matrimonio fu spesso agitata fra gli antichi filosofi; e molti, benchè inclini a opporvisi, per le afflizioni e le cure ad essa connesse, lo tolleravano nelle loro opinioni; perché, pur essendo un male, fu giudicato un male necessario.

Le parole di Menandro sono piene in tal senso: Γαμειν, εαν τις την αληθειαν σκοπῃ, κακον μεν εστιν, αλλ' αναγκαιον κακον· «Se un uomo considera il matrimonio da un punto di vista corretto, è un male; ma allora è un male necessario." Metello Numidico ne parlava quasi allo stesso modo. Si sine uxore possemus, Quiriti, esse, omnes ea molestia careremus; sed quoniam ita natura tradidit, ut nec Cum Illis salis commode, nec Sine Illis ullo modo vivi possit, saluti perpetus potius quam brevi voluptati consulendum.

«Se, o romani, potessimo vivere celibe, saremmo salvati da molti guai; ma, poiché la natura ha così ordinato che non possiamo vivere molto comodamente con le mogli, e senza di loro non possiamo vivere affatto, il matrimonio dovrebbe essere adottato, non per il piacere di breve durata, ma piuttosto per la sicurezza perpetua." Ma questa non era l'opinione comune; gli Ebrei esigevano assolutamente che ogni uomo si sposasse, e reputavano quelli che non lo facevano come assassini.

- Vedi su 1 Corinzi 7:6 (nota). Per le leggi di Licurgo alle persone non sposate era proibito vedere i giochi pubblici. Per le leggi degli spartani gli scapoli venivano puniti. E Platone dichiara tutto questo indegno di ogni onore. E a questo il commentatore dice: Amen.

Non toccare una donna - Γυναικος μη ἁπτεσθαι· Il dotto lettore non ha bisogno di essere informato in che senso si usa ἁπτομαι tra i greci, e langere tra i latini. Per esempi si può consultare Wetstein.

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