Qual è la mia ricompensa allora? In verità , quando predico il vangelo, posso fare il vangelo di Cristo senza accusa, per non abusare del mio potere nel vangelo. Che io non abusi del mio potere - sono propenso a pensare che καταχρησασθαι sia da intendersi qui, non nel senso di abusare, ma di usare al massimo - esigendo tutto ciò che un uomo può pretendere per legge. Quante prove abbiamo di ciò nei predicatori di diverse confessioni, che insistono così fortemente e così frequentemente sui loro privilegi, come li chiamano, che le persone sono tentate di credere di cercare non gli interessi delle loro anime, ma i loro beni secolari.

Tali predicatori non possono fare del bene alla gente. Ma le persone che sono più propense a pensare così dei loro ministri, sono quelle che non sono disposte a concedere le comuni necessità della vita a coloro che vegliano su di loro nel Signore. Perché ci sono persone simili anche nella Chiesa cristiana! Se i predicatori del Vangelo fossero tanto parsimoniosi del pane della vita quanto alcune congregazioni e società cristiane lo sono del pane che perisce, e se il predicatore desse loro un nutrimento spirituale tanto basso, meschino e scarso quanto il sostegno temporale che glielo permettono, le loro anime devono senza dubbio avere quasi una carestia del pane della vita.

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