E ogni uomo che si sforza per il dominio è temperato in tutte le cose. Ora lo fanno per ottenere una corona corruttibile; ma noi un incorruttibile. È temperante in tutte le cose - Tutti coloro che hanno combattuto in questi esercizi hanno attraversato un lungo stato e una serie di dolorose preparazioni. A questa esatta disciplina si riferisce Epitteto, cap. 35: Ολυμπια νικησαι; Δει σ' ευτακτειν, αναγκοτροφειν, απεχεσθαι, πεμματων, γυμναζεσθαι προς αναγκην εν ὡρα τεταγμενη, εν καυματι, ψυχει, , αμοο εις τον αγωνα παρερχεσθαι· .

. . "Vuoi vincere il premio alle Olimpiadi? - Considera i preparativi necessari e le conseguenze: devi osservare un regime rigoroso; devi vivere di cibi che non ti piacciono; devi astenerti da tutte le prelibatezze; devi esercitarti al necessario e tempi prescritti sia al caldo che al freddo; non devi bere nulla per rinfrescare; non bere vino come prima; in una parola, devi metterti sotto le indicazioni di un pugile, come faresti sotto quelle di un medico, e poi entrare nel elenchi.

Qui puoi romperti il ​​braccio, slogare il piede, essere obbligato a ingoiare boccate di polvere, a ricevere molte percosse, e dopotutto essere vinto." Così troviamo che questi hanno sofferto molto per vincere, e tuttavia erano incerti sulla vittoria.

Orazio ne parla quasi allo stesso modo: -

Qui studet optatam cursu contingere metam,

Multa tulit fecitque puer: sudavit et alsit:

Abstinuit Venere et Baccho.

De Arte Poeta., v. 412.

Un giovane che spera di vincere il premio olimpico,

Tutte le arti devono tentare, e ogni fatica sostenere;

Gli estremi del caldo e del freddo devono spesso dimostrarsi;

Ed evita le gioie deboli del vino e dell'amore.

Francesco.

Queste citazioni mostrano la correttezza delle parole dell'apostolo: Ogni uomo che si sforza per il dominio, παντα εγκρατευεται, è temperato, o continente, in tutte le cose.

Lo fanno per ottenere una corona corruttibile - La corona conquistata dal vincitore nei giochi olimpici era fatta dell'olivo selvatico; nei giochi pitici dell'alloro; nei giochi nemei del prezzemolo; e nei giochi istmici del pino. Questi erano tutti corruttibili, perché cominciavano ad appassire non appena venivano separati dagli alberi, o strappati dalla terra. In opposizione a questi, dice l'apostolo, si contendeva una corona incorruttibile, l'eredità celeste. Non cercava l'onore mondano; ma quell'onore che viene da Dio.

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