Conoscendo, fratelli diletti, la vostra elezione di Dio. Conoscendo la tua elezione di Dio - Essendo certo, dalla dottrina che ti ho trasmesso, e che Dio ha confermato con vari miracoli e doni dello Spirito Santo, che ha scelto e chiamato i Gentili agli stessi privilegi ai quali ha scelse e chiamò i Giudei; e che, poiché hanno rifiutato le offerte del Vangelo, Dio ha ora eletto i Gentili al loro posto.

Questa è l'elezione che i Tessalonicesi conoscevano; e di cui l'Apostolo tratta ampiamente nella sua Lettera ai Romani, e anche nelle sue Epistole ai Galati e agli Efesini. Per l'apostolo non si intende alcuna elezione indipendente, incondizionata, eterna e personale alla gloria eterna. Come Dio aveva scelto i Giudei, che, per la loro ostinata incredulità, aveva ora rigettato; così ora aveva scelto o eletto i Gentili.

E in nessun caso c'era qualcosa di assoluto; tutto era più specificamente condizionato, per quanto riguardava la loro salvezza finale; senza alcun merito da parte loro, furono scelti e chiamati a quelle benedizioni che, se debitamente usate, li avrebbero condotti alla gloria eterna. Che queste benedizioni potessero essere abusate - diventate finalmente inutili e perse, ne avevano un'ampia prova nel caso degli ebrei, che, dopo essere stati eletti da Dio per più di 2000 anni, erano ora diventati reprobi.

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