E il sommo sacerdote Hilkiah disse allo scriba Shafan: Ho trovato il libro della legge nella casa dell'Eterno. E Hilkiah diede il libro a Shafan, e lui lo lesse. Ho trovato il libro della legge - Era questo l'autografo di Mosè? È molto probabile che lo fosse, poiché nel luogo parallelo; 2 Cronache 34:14 , si dice che sia il libro della legge del Signore di Mosè.

Dovrebbe essere quella parte del Deuteronomio (28, 29, 30 e 31), che contiene il rinnovo dell'alleanza nelle pianure di Moab, e che contiene le invettive più terribili contro i corruttori della parola e del culto di Dio.

I rabbini dicono che Acaz, Manasse e Amon si sforzarono di distruggere tutte le copie della legge, e solo questa fu salvata essendo stata sepolta sotto un selciato. È poco ragionevole supporre che questa fosse l'unica copia della legge trovata in Giudea; poiché anche se ammettiamo che Acaz, Manasse e Amon si fossero sforzati di distruggere tutti i libri della legge, tuttavia non avrebbero potuto riuscire a distruggere il tutto.

Inoltre Manasse si sforzò dopo la sua conversione di restaurare ogni parte del culto divino, e in questo non avrebbe potuto far nulla senza il Pentateuco; e il regno successivo di Amon fu troppo breve per dargli l'opportunità di disfare ogni cosa che il suo padre penitente aveva riformato. Aggiungete a tutte queste considerazioni che al tempo di Giosafat l'insegnamento della legge era universale nel paese, poiché egli mise in atto un ministero itinerante, per istruire pienamente il popolo: poiché «mandò ai suoi principi per insegnare nel città di Giuda; e con loro mandò leviti e sacerdoti; ed essi percorsero tutte le città di Giuda e ammaestrarono il popolo, avendo con sé il libro del Signore;" vedi 2 Cronache 17:7 .

E se c'è qualcosa che vuole mostrare l'improbabilità della cosa, deve essere questo, che le transazioni qui menzionate avvennero nell'anno diciottesimo del regno di Giosia, il quale, dal momento in cui era salito al trono, aveva impiegato se stesso nella restaurazione della pura adorazione di Dio; ed è improbabile che durante questi diciotto anni sia rimasto senza una copia del Pentateuco. Il semplice fatto sembra essere questo, che questo era l'originale dell'alleanza rinnovata da Mosè con il popolo nelle pianure di Moab, e che egli ordinò di deporre accanto all'arca; ( Deuteronomio 31:26); e trovata ora inaspettatamente, la sua antichità, l'occasione della sua realizzazione, le presenti circostanze del popolo, lo stato imperfetto in cui si trovava ancora la riforma, dopo tutto ciò che era stato fatto, concorrerebbero a produrre l'effetto qui menzionato nella mente del pio Giosia.

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