Ma senza la fede è impossibile piacere a lui : per chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano. Colui che viene a Dio - L'uomo che professa che è suo dovere adorare Dio, deve, se agisce razionalmente, farlo sulla convinzione che esiste un tale Essere infinito, eterno, non originato e auto-esistente; la causa di ogni altro essere; da cui dipende tutto l'essere; e dalla cui energia, munificenza e provvidenza, tutti gli altri esseri esistono, vivono e sono forniti dei mezzi per continuare a esistere e vivere.

Deve credere, inoltre, di ricompensare coloro che diligentemente lo cercano; che non è indifferente al proprio culto; che esige dagli uomini l'adorazione e il servizio religioso; e che benedica, e specialmente protegga e salvi coloro che con semplicità e rettitudine di cuore lo cercano e lo servono. Ciò richiede la fede, una fede come si è detto sopra; una fede mediante la quale possiamo piacere a Dio; e ora che abbiamo un'abbondante rivelazione, una fede secondo quella rivelazione; una fede in Dio per mezzo di Cristo, la grande offerta per il peccato, senza la quale l'uomo non può più piacergli, né essere accettato da lui, di quanto lo fosse Caino. Poiché la conoscenza dell'essere di Dio è di infinita importanza nella religione, introdurrò alla fine di questo capitolo una serie di proposizioni, tendenti a provare l'essere di Dio,

1°, a priori; e

In secondo luogo, a posteriori; omettendo le prove che generalmente si producono su quei punti, per le quali i miei lettori possono riferirsi a opere in generale circolazione su questo argomento: e

3dly, esporrò alcuni fenomeni relativi ai corpi celesti, che sarà difficile da spiegare senza riconoscere l'abilità infinita, il potere e l'energia continua di Dio.

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