E non essere ubriaco di vino, in cui è eccesso; ma sii pieno di Spirito; Non essere ubriaco di vino, in cui è l'eccesso - Questa è un'ulteriore allusione ai misteri Baccanali; in essi i suoi devoti si ubriacavano e incorrevano in ogni sorta di eccessi. Platone, sebbene proibisse l'ubriachezza in generale, tuttavia permise che il popolo si ubriacasse nelle solennità di quel dio che inventò il vino. E in effetti questa era la loro usanza comune; dopo aver offerto i loro sacrifici, si abbandonavano all'ubriachezza e si imbattevano in ogni sorta di stravaganza.

Quindi è probabile che μεθυω, ubriacarsi, derivi da μετα, dopo, e θυω, sacrificare; poiché, dopo aver compiuto i loro sacrifici, si abbandonavano al vino. La parola ασωτια, che traduciamo eccesso, significa dissolutezza e dissolutezza di ogni genere; quali sono i comuni concomitanti dell'ubriachezza, e specialmente tra i devoti di Bacco in Grecia e in Italia.

Ma sii pieno dello Spirito - I sacerdoti pagani fingevano di essere pieni dell'influenza del dio che adoravano; e fu in queste circostanze che emisero i loro oracoli. Vedi un esempio notevole di ciò citato nella nota su Luca 9:39 (nota), dove è descritto il caso di un baccanale. L'apostolo esorta gli Efesini a non assomigliare a questi, ma, invece di essere riempiti di vino, ad essere riempiti dello Spirito di Dio; in conseguenza di ciò, invece di quelle scoperte della Divina Volontà a cui nel loro culto ubriaco pretendevano i devoti di Bacco, dovrebbero essere davvero saggi e dovrebbero capire qual è la volontà del Signore.

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