E l'Eterno gli disse: Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutte le abominazioni che si fanno in mezzo ad essa. Metti un segno sulla fronte degli uomini che sospirano - Questo è in allusione all'antica usanza ovunque usata di segnare i servi e gli schiavi, per distinguerli dagli altri.

Era anche comune per gli adoratori di idoli particolari avere il marchio del loro idolo sulla fronte, sulle braccia, ecc. Questi sono chiamati segni settari fino ai giorni nostri tra gli indù e altri in India. Quindi da questo marchio possiamo facilmente sapere chi è un seguace di Vishnoo, chi di Siva, chi di Bramah, ecc. Le parole originali, והתוית תו vehithvitha tau, sono state tradotte dalla Vulgata, et signa thau, "e segnati tau sulla fronte", ecc.

San Girolamo e molti altri hanno pensato che la lettera tau fosse quella che si ordinava di mettere sulla fronte di quei dolenti; e Girolamo dice che questa lettera ebraica ת tau era precedentemente scritta come una croce. Allora il popolo doveva essere segnato con il segno della croce! È certo che sulle antiche monete samaritane, ancora esistenti, la lettera ת tau è nella forma +, che è ciò che chiamiamo S.

Croce di Andrea. Il senso che ne deriva da molti commentatori è che Dio, avendo ordinato a quei penitenti di essere marchiati con questa figura, che è il segno della croce, indicò che non c'è redenzione né salvezza della vita se non per la croce di Cristo, e che questo servirà solo al vero penitente. Tutto questo è vero di per sé, ma non è vero rispetto a questo luogo. Le parole ebraiche significano letteralmente, farai un segno, o firmerai un segno, ma non danno alcuna indicazione di cosa fosse quel segno o segno.

Doveva essere qui ciò che l'aspersione del sangue dell'agnello pasquale sugli architravi e sugli stipiti degli Israeliti era, vale a dire, un avviso all'angelo distruttore di quale casa avrebbe dovuto risparmiare. Poiché tutta questa faccenda è passata solo in visione, non siamo vincolati né a lettera, né a nessun altro tipo di figura. L'azione simbolica ci insegna che Dio, nei giudizi generali, farà una distinzione tra innocenti e colpevoli, tra penitenti e peccatori incalliti.

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