Le mie viscere, le mie viscere! Sono addolorato nel mio stesso cuore; il mio cuore fa rumore in me; Non posso tacere, perché hai udito, anima mia, il suono della tromba, l'allarme della guerra. Le mie viscere - Da questo al versetto ventinovesimo il profeta descrive la rovina di Gerusalemme e la desolazione della Giudea da parte dei Caldei in un linguaggio e in immagini che non hanno eguali in tutta la Bibbia. Alla vista della miseria le viscere sono dapprima colpite; il dolore è poi avvertito da una sorta di stenosi al pericardio; e poi, il cuore che diventa fortemente colpito da palpitazioni irregolari, uno zampillo di lacrime, accompagnato da lamenti, è l'uscita. - "Le mie viscere, le mie viscere! Sono addolorato nel mio stesso cuore, (le pareti del mio cuore); il mio cuore fa rumore in me; non posso tacere." Ecco la natura, e anche il fatto.

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