Per questo dovreste dire: Se il Signore vuole, noi vivremo e faremo questo o quello. Per questo dovresti dire: Αντι τοι λεγειν ὑμας· Invece di dire, o invece di ciò che dovresti dire,

Se il Signore vuole, noi vivremo - penso che San Giacomo avesse in vista un altro esempio dai rabbini, che è prodotto da Drusius, Gregory, Cartwright e Schoettgen, su questa clausola: "La sposa salì nella sua camera, non sapendo cosa le sarebbe successo lì." Sul quale c'è questo commento: "Nessuno dovrebbe mai dire che farà questo o quello, senza la condizione Se Dio vuole. Un certo uomo disse: 'Domani mi siederò con la mia sposa nella mia camera, e là gioire con lei.

' Al che alcuni presenti dissero: אם גוזר השם im gozer hashshem, 'Se il Signore vuole.' Al che rispose: "Che il Signore lo voglia o no, domani siederò con la mia sposa nella mia camera". Lo ha fatto; andò con la sua sposa nella sua camera, e di notte si coricarono; ma entrambi morirono, antequam illam cognosceret." Non è improbabile che San Giacomo si riferisca a questo caso, poiché usa la stessa fraseologia.

A questo proposito citerò un altro passo che lessi da scolaro, e che già allora mi insegnò una lezione di cautela e di rispetto per la provvidenza di Dio. Si può trovare in Luciano, nel brano intitolato, Χαρων, η επισκοπουντες, c. 6: δειπνον, οιμαι, ὑπο τινος των φιλων ες την ὑστεραιαν, μαλιστα ἡξω, εφη· αι μεταξυ λεγοντος, απο του τεγους κεραμις επιπεσουσα, ουκααοο.

"Un uomo è stato invitato da uno dei suoi amici a venire il giorno dopo a cena. Verrò certamente, disse. Nel frattempo una tegola è caduta da una casa, non sapevo chi l'ha lanciata, e l'ho ucciso. Perciò ho rideva di lui per non aver adempiuto al suo fidanzamento". Si dice spesso Fas est et ab hoste doceri, "dovremmo imparare anche dai nostri nemici". Bada, Christian, che questo buffone pagano non rida di te.

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